Madonna, dir vo voglio

1.1

(IBAT 27.25)

Madonna1, dir2 vo3 voglio
como l’amor m’à priso4,
inver’5 lo grande orgoglio6
che voi, bella, mostrate7, e no m’aita.
Oi8 lasso, lo meo core,
che ’n tante pene è miso
che vive quando more
per bene amare9, e teneselo a vita!
Dunque mor’ e viv’eo?
No, ma lo core meo
more più spesso10 e forte11
che non faria12 di13 morte    naturale,
per voi, donna, cui ama,
più che se stesso brama,
e voi pur14 lo sdegnate:
Amor, vostra ’mistate15    vidi male16.

                         II.
Lo meo ’namoramento
non pò parire in detto17,
ma sì com’eo lo sento
cor18 no lo penseria né diria lingua;
e zo19 ch’eo dico è nente20
inver’ ch’eo son distretto21
tanto coralemente:
foc’aio22 al cor non credo mai si stingua,
anzi23 si pur alluma24:
perché non mi consuma?
La salamandra audivi25
che ’nfra26 lo foco vivi27    stando28 sana;
eo sì fo per long’uso,
vivo ’n foc’amoroso29
e non saccio30 ch’eo dica:
lo meo lavoro31 spica    e non ingrana32.

                         III.
Madonna, sì m’avene33
ch’eo non posso avenire34
com’eo dicesse bene
la propia35 cosa36 ch’eo sento37 d’amore;
sì com’omo in prudito38
lo cor mi fa sentire,
che già mai no ’nd’39è quito40
mentre41 non pò toccar lo suo sentore.
Lo non-poter mi turba,
com’on che pinge e sturba42,
e pure li dispiace43
lo pingere che face44,    e sé riprende,
che non fa per natura
la propïa45 pintura;
e non è da blasmare46
omo che cade in mare    a che s’aprende.

                         IV.
Lo vostr’amor che m’ave
in mare tempestoso,
è sì como la nave
c’a la fortuna47 getta ogni pesanti48,
e campan49 per lo getto50
di51 loco periglioso:
similemente eo getto
a voi, bella, li mei sospiri e pianti,
che s’eo52 no li gittasse
parria che soffondasse53,
e bene54 soffondara55,
lo cor tanto gravara56    in suo disio;
che tanto57 frange58 a terra
tempesta che59 s’aterra60,
ed eo così rinfrango:
quando sospiro e piango    posar crio61.

                         V.
Assai mi son mostrato
a voi, donna spietata,
com’eo so’ innamorato,
ma crëio ch’e’ dispiacerï’ a voi pinto62.
Poi ch’a me solo, lasso,
cotal ventura63 è data,
perché no mi ’nde64 lasso?65
Non posso, di tal guisa Amor m’à vinto.
Vorria c’or avenisse
che lo meo core ’scisse66
come ’ncarnato67 tutto,
e non facesse motto68    a voi, sdegnosa;
ch’Amore a tal69 l’adusse
ca70, se vipera i71 fusse,
natura perderia72:
a tal73 lo vederia,    fora74 pietosa.

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80

1. L’incipit, divenuto celebre, è calco della canzone A vos, midontç, voill retrair’ en cantan, del trovatore Folchetto da Marsiglia.

2. dir: “dire per rima”.

3. vo: “vi”, forma atona tipica dei dialetti meridionali.

4. priso: “fatto prigioniero”.

5. inver’: “rispetto a”

6. orgoglio: ricambiare con l’orgoglio la benevolenza di amante non è un’azione nobile.

7. mostrate: “dimostrate”.

8. Oi: “ahimè”.

9. bene amare: “amare con lealtà”.

10. più spesso: “ripetutamente”.

11. forte: “dolorosamente”.

12. faria: condizionale.

13. di: “per”.

14. pur: “sempre”.

15. ’mistate: “amicizia, sentimento amoroso”.

16. male: “malauguratamente”.

17. parire in detto: “essere espresso a parole”.

18. cor: inteso anche come sede della facoltà cogitativa.

19. zo: “ciò”

20. nente: “niente”.

21. distretto: “imprigionato”. “Rispetto al fatto che sono avvinto nel cuore così profondamente.”

22. foc’aio: “ardo (d’amore)”; aio: “ho”.

23. anzi: “ma”.

24. alluma: “brucia”.

25. audivi: perfetto gnomico.

26. ’nfra: “dentro”.

27. vivi: “vive”, in rima.

28. stando: “rimanendo”, forma prostetica.

29. foc’amoroso: “fuoco d’amore”.

30. non saccio: “non so”.

31. lavoro: “grano in erba”.

32. e non ingrana: “fa germogliare la spiga ma priva di chicchi”.

33. avene: “accade”.

34. avenire: “riuscire”.

35. propia: “precisa”.

36. cosa: “sensazione”.

37. sento: “percepisco”.

38. in prudito: “in prurito”.

39. ’nd’: enclitica.

40. quito: calmo.

41. mentre: “finché”.

42: pinge e sturba: “dipinge e cancella”.

43: li dispiace: “non gli piace”.

44: face: “fa”.

45: propïa: “esatta”.

46: blasmare: “biasimare”.

47. fortuna: “vento fortunale, tempesta”.

48. pesanti: “carico”.

49. campan: “scampare”.

50. per lo getto: “grazie allo scarico”.

51. di: “da”.

52. eo: “io”, soggetto.

53. parria che soffondasse: “embrerebbe di annegare”.

54. e bene: “e certamente”.

55. soffondara: “annegherei”, condizionale (derivato dal piuccheperfetto latino).

56. gravara: “peserebbe”.

57. che tanto: “fintanto che”.

58. frange: “si rompe”, intransitivo.

59. che: “finché”.

60. s’aterra: “si sfoga a terra”.

61. posar crio: “credo di trovar pace”.

62. dispiacerï’ a voi pinto: “non vi piacerei neppure dipinto”.

63. ventura: “sorte”.

64. ’nde: “ne”.

65. mi ’nde lasso: “rinuncio”.

66. ’scisse: “uscisse”.

67. ’ncarnato: “fatto intera persona”.

68. motto: “parola”.

69. a tal: “in tale stato”.

70. ca: “che”.

71. i: “vi”, proclitico.

72. natura perderia: perderebbe la propria natura crudele.

73. a tal:

74. fora: sarebbe.