Introduzione

La canzone è un planh (compianto) in onore della donna amata, identificata dai più, grazie alle coincidenze lessicali e semantiche con l’imperatrice Isabella (la cui morte è avvenuta a Foggia nel dicembre 1241). 

È proprio a causa della morte della donna che l’amore si trasforma in amarezza, al punto tale da non permettere al poeta di trovar pace. Il poeta, inoltre, invoca Amore di concedergli almeno la speranza di poter conservare le fattezze della donna. Senza questa immagine nella mente Amore non può regnare nel suo cuore. 

La canzone, per i suoi motivi, è ricollegabile al sonetto di Piero Però ch’Amore no se pò vedere, col quale tenzona con Giacomo da Lentini e Iacopo Mostacci.