Amore è uno disio che ven da core
1.19c Giacomo da Lentini
(IBAT 27.5)
Amore è uno disio1 che ven da core2
per3 abondanza di gran piacimento4,
e li occhi in prima5 generan l’amore
e lo core li dà nutricamento6.
Ben7 è alcuna fiata8 om amatore9
senza vedere so ’namoramento010,
ma quell’amor che stringe con furore
da la vista de li occhi à nascimento11,
che li occhi rapresentan12 a lo core
d’onni cosa13 che veden bono e rio14,
com’è formata15 naturalemente16;
e lo cor, che di zo17 è concepitore18,
imagina19, e piace quel disio:
e questo amore regna20 fra la gente21.
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1. disio: “passione”. 2. core: dove risiedono le virtù vitali. Stante Aristotele, Galeno e Avicenna. 3. per: “a causa di”. 4. piacimento: “piacere”. Si tratta della immoderata cogitatio di Andrea Cappellano. 5. in prima: “prima di tutto”. 6. nutricamento: “nutrimento”. 7. Ben: “Certamente”. 8. alcuna fiata: “talvolta”. 9. amatore: “amante”. 10. ’namoramento: “l’oggetto del suo amore”. 11. nascimento: “provenienza”. 12. rapresentan: “presentano”. 13. cosa: “essere, creatura”. 14. bono e rio: “il bene e il male”. 15. formata: “creata”. 16. naturalemente: “secondo natura”. 17. zo: “ciò”. 18. concepitore: “concepisce, accoglie”. 19. imagina: “fantastica intorno all’immagine”. 20. regna: “vive”. 21. fra la gente: “nel mondo”.
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